Le Opere

“Gli sfondi sono i veri quadri della mia arte”
(Italo Callegari, in arte “Il Parmino”)

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IL PARMINO

Fiabe, tormenti e storia

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La Donna

L’arte del Parmino è caratterizzata da sfondi onirici dove domina la figura femminile, ora vestita, ora nuda, secondo un codice di postura in contesti irreali caldi, solari, con impianti architettonici illusionistici. La donna vestita richiama vagamente la donna anfora di Campigli, mentre nell’ altra semi-nuda vi è la sottile sensualità del mondo esotico e della statuaria egizia. L’arte è per lui un mezzo per il ritrovamento di se stesso e la liberazione dell’io, nella ricerca di un linguaggio di forme di universale efficacia.

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Gli Sfondi

Il Parmino, di spirito eclettico, prima di essere pittore è stato studioso d’arte. “Gli sfondi sono i veri quadri della mia arte” – dice il Parmino- inizialmente mi sono ispirato al ‘400 e al ‘500 e ho interpretato i paesaggi di Antonello da Messina e Giovanni Bellini nella rappresentazione dei castelli, colline, montagne. Sono sempre stato affascinato dalle donne dal lungo collo del Parmigianino e dalla ricerca della luminosità del Pontormo.”- Ecco che si individuano le pennellate incrociate di Georges Seurat e l’effetto cromatico brillante negli sfondi, poi il surrealismo di Del Vaux.

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Il Surrealismo

Il surrealismo a cui si ispira il Parmino è un surrealismo figurativo in cui le immagini non vengono modificate, ma lo sono le relazioni, che tra loro assumono una diversa dimensione. Il rifiuto della logica e delle restrizioni della civiltà lo spingono verso una totale libertà di espressione secondo un linguaggio che prende spunto dai grandi maestri della pittura ma rielaborato secondo la propria visione della vita e del mondo. In altri quadri entra l’astrattismo di Attanasio Soldati tramite immagini di forma-colore, dove il significato simbolico di ogni singola astrazione diventa geometria, dove l’autore svincolato dalla rappresentazione della realtà può esprimere tutta la sua prorompente creatività.

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Il Realismo Magico

Il Parmino ha realizzato successivamente una serie di opere a sfondo politico sociale del mondo contemporaneo intitolato “I Grandi Mostri”. Ed ecco alcuni titoli dei singoli quadri ”La grande fabbrica del freddo”, “La grande zuccona americana”, “Il grande viaggio dell’inganno”, “La grande Pippa”. In essi riscontriamo gli accostamenti inconsueti di Magritte e come quest’ultimo segue la via dell’illustrazione quasi infantile per entrare in un mondo fantastico e poetico molto affine a quello metafisico. L’incontro del Parmino con il realismo magico s’ispira alle opere di Thomas Lowinsky dove esistono confini sottili tra razionalità e non-razionalitá, tra ragione e sentimento. Poi l’incontro con la Pop-Art tramite David Hockney di cui il Parmino ha una grande ammirazione tanto da dedicargli un’opera, ne ammira, i paesaggi mai banali e i colori irreali.

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Informazioni

Italo Callegari. in arte Il Parmino

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